PRO_SAP Applicazione delle spinte del terreno su elementi shell/pannello

Modificato il Mon, 05 Jun 2023 alle 03:58 PM

Quando ci troviamo a studiare strutture con piani interrati o comunque elementi direttamente a contatto con il terreno, occorre tenere in conto, nel calcolo, della spinta delle terre. Più precisamente della spinta a riposo e della sovraspinta sismica.

 

In merito al calcolo di tali spinte vi rimando all'articolo di cui il link: PRO_MST Come ricavare i valori della spinta a riposo e della sovraspinta sismica .


Una volta calcolate la spinta a riposo e la sovraspinta sismica occorre andare a definire i carichi e i casi di carico relativi, in modo da poterle poi applicare alla struttura.


Fra i carichi di default che troviamo nel PRO_SAP, ci sono la spinta a riposo e due carichi definiti come Etk++ ed Etk--, tutte e tre da personalizzare.

Cosa significa?


Significa che i valori di pressione che troviamo inseriti all'interno di questi carichi vanno modificati in base al calcolo effettuato con le modalità indicate sopra.

Inoltre, per la spinta a riposto, le coordinate vanno modificate secondo più o meno il baricentro della struttura mentre per i carichi Etk vanno lasciate quelle che trovate già indicate.



Una volta definiti i carichi occorre definire i casi di carico. 

Prima di effettuare questo passaggio però, occorre lasciare visibili solo le parti del modello a cui volete applicare la spinta delle terre.


Quindi, andate in casi di carico e portandovi sulla prima posizione non definita andate a scegliere un Gk, permanente, a cui assegnerete la spinta a riposo.

Poi dovete andare in casi di carico: aiuti, e nella colonna Aggiungi cliccate su: Incremento di spinta del terreno dovuto al sisma: Etk.


A quel punto il programma vi chiederà se volete applicare la sovraspinta agli elementi visibili, rispondendo si il programma andrà ad applicare gli ETk alle shell/pannelli che avete lasciato visibili.


Invece per applicare la spinta a riposo basterà selezionare tutte le shell/pannelli che avete già lasciato visibili e poi sommare il riferimento assegnando il carico della spinta a riposo al cdc permanente relativo.








Questo articolo ti è stato utile?

Fantastico!

Grazie per il tuo feedback

Siamo spiacenti di non poterti essere di aiuto

Grazie per il tuo feedback

Facci sapere come possiamo migliorare questo articolo!

Seleziona almeno uno dei motivi

Feedback inviato

Apprezziamo il tuo sforzo e cercheremo di correggere l’articolo