Per la verifica esistente con la nuova circolare 19 sono disponibili 3 metodi:
- q=1 ND
- q>1 (q=1.5 fragili ; 1.5<q<3 per i duttili)
- q=1 in duttilità (con verifiche di rotazione rispetto alla corda)
Il metodo 1) si applica indicando l’opzione q=1 ND
I metodi 2) e 3) si applicano indicando l’opzione q>=1, poi a seconda del valore indicato per il fattore di struttura il programma capisce in automatico cosa fare
Il metodo 1) fa riferimento a questa prescrizione della circolare:
In questo caso la struttura viene trattata come se fosse "non dissipativa" eseguendo le sole verifiche del capitolo 4 (viene omessa la verifica dei nodi)
Il metodo 2) fa riferimento a questa prescrizione:
Il metodo 3) fa riferimento a questo paragrafo. E’ il metodo con spettro elastico e verifiche in termini di deformazione, si tratta di un retaggio dalla precedente circolare che prevedeva solo questo metodo nel caso di spettro elastico. Il paragrafo è rimasto anche nella nuova circolare, ma non è specificato benissimo come applicarlo, pertanto è stato comunque mantenuto lo stesso per completezza:
Si precisa che a priori non c’è un metodo più corretto o meno gravoso dell’altro, dipende dai vari casi e dalle scelte progettuali.
Il metodo con q=1 ND consente di evitare la verifica dei nodi dal momento che tratta la struttura come "non dissipativa", ma allo stesso tempo utilizza lo spettro elastico pertanto penalizza la verifica a pressoflessione e taglio; viceversa il metodo con fattore q consente di adottare azioni sismiche ridotte, però non consente di escludere la verifica dei nodi.
Il metodo q=1 duttile invece fa verifiche di rotazione alla corda (deformazione) che sono completamente diverse dalla verifiche N/M del capitolo 4, pertanto non è confrontabile (in alcuni casi può essere più gravosa, in altre meno)
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